Le case famiglia per minori del Lazio potranno contare su una retta minima giornaliera di 100 euro e sul raddoppio delle risorse regionali. E’ quanto deciso dalla Giunta Zingaretti che con una delibera ha fissato per la prima volta una tariffa minima di riferimento a livello regionale per l’accoglienza nelle strutture residenziali per i minori in difficoltà (case famiglia, gruppi appartamento e comunità educative) e ha disposto l’aumento da 3 a 6,4 milioni dell’apposito stanziamento annuale destinato ai Comuni.
L’ANNUNCIO DI ZINGARETTI
”Con uno sforzo enorme siamo riusciti in un’impresa storica per il Lazio: l’introduzione della tariffa minima e il raddoppio delle risorse economiche alle Case famiglia per minori – ha dichiarato il presidente delle Regione Lazio, Nicola Zingaretti – Siamo orgogliosi di questa operazione perché investiamo sul miglioramento della qualità dell’accoglienza: si tratta di un fatto di giustizia sociale nei confronti degli oltre 1700 bambini e dei ragazzi del Lazio che hanno bisogno di un percorso assistenziale continuo che permetta loro di superare la condizione di disagio e un aiuto concreto ai Comuni del Lazio”.
PRESTAZIONI UGUALI PER TUTTI
“La nostra riforma regionale del welfare ci impone di assicurare un livello omogeneo di prestazioni anche per quanto riguarda le strutture residenziali e semiresidenziali per minori con fragilità sociali”, spiega l’assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio, Rita Visini, “mentre oggi sul territorio sono presenti situazioni molto diversificate e le rette erogate dai Comuni sono insufficienti a garantire un funzionamento efficiente delle case famiglia”.
Inoltre, conclude l’assessore, novità in vista anche per l’accoglienza dei minori con disabilità: “La Giunta ha stabilito che nel loro caso le tariffe minime dovranno essere ulteriormente maggiorate per far fronte al carico assistenziale supplementare: un decreto del Commissario ad acta stabilirà a breve i nuovi costi a carico delle Asl competenti”.
I NUOVI PARAMETRI
Nel dettaglio, la Regione Lazio ha definito i nuovi parametri per la determinazione delle rette in base a tutti gli aspetti che riguardano l’assistenza e l’accoglienza dei bambini e dei ragazzi, e ha stabilito che le tariffe comunali non potranno essere inferiori a 100 euro al giorno per ciascun ospite.
Fino ad oggi non esisteva una retta minima e l’importo medio a livello regionale si attesta intorno ai 74 euro al giorno. I Comuni del Lazio saranno obbligati ad adeguare le loro tariffe in maniera progressiva: dal 1 gennaio 2018 l’importo dovrà salire a 80 euro, dal 1 gennaio 2019 a 90 euro, per poi arrivare a 100 euro a partire dal 1 settembre 2019.
Sarà la Regione a farsi interamente carico dell’incremento di spesa dovuto all’adeguamento tariffario, per supportare i comuni nel dare le risposte ai bambini e ai ragazzi più fragili della regione. Lo stanziamento regionale per la compartecipazione delle rette passerà dunque dai 3 milioni del 2017 a 4,8 milioni nel 2018 fino a 6,4 milioni nel 2019.