Tre vittime sull’altare di Ecotassa ed Ecobonus: Fiat Chrysler Automobiles taglia tre dei modelli che aveva previsto di produrre in Italia. Uno di questi era destinato allo stabilimento di Cassino Plant. È quanto dispone il nuovo piano industriale Fca, rimodulato ad Auburn Hills tenendo conto del nuovo scenario italiano. E del fatto che ogni dollaro investito in Usa produce più utili degli investimenti fatti in Italia. Ad anticiparlo è l’ultimo bollettino settimanale della società di analisi Usa Auto Forecast Solutions.

Addio a tre Alfa

A Cassino salta la produzione della nuova Alfa Romeo Gtv: una Giulia a 2 porte ed assetto ribassato, motorizzazioni fino a 600 cavalli ibridi. (Leggi qui le anticipazioni fatte nel 2018 Riparte lo stabilimento Fca: è l’anno di Gtv e Levantino). Nome in codice: progetto 952C, modello sviluppato sulla affidabile piattaforma Giorgio. L’avvio della produzione a Cassino Plant era programmato per il 4 gennaio 2021. Il piano Marchionne, confermato a novembre dal nuovo amministratore delegato Mike Manley, prevedeva che rimanesse in produzione fino al 22 dicembre 2028. Ora risulta Cancelled.

L’altra vittima è il Suv di lusso classe E che doveva nascere dalle linee di Torino Mirafiori. Piattaforma Giorgio, modello 964. Programmato per il 4 ottobre 2021, doveva rimanere in produzione fino al 22 dicembre 2028. Anche per il nuovo suv “Production of the Alfa Romeo E-Suv at Mirafiori has been cancelled“. È stato cancellato.

Il terzo progetto saltato è la dream car Alfa Romeo 8C che doveva essere realizzata a Modena.

Non sono previsti altri modelli con cui sostituire quelli cancellati.

Confermato il Levantino

Confermato invece il nuovo Suv di classe D previsto a Cassino Plant. Il Levantino, un Maserati più piccolo e meno esclusivo del Levante che a questo punto verrà tolto dalla produzione dai listini.

Nome in codice Progetto M182, piattaforma Giorgio, Cassino Plant doveva iniziare la produzione del Levantino il primo aprile 2021. È stata spostata al primo giugno.

Il nuovo sistema Ecotassa / Ecobonius ha imposto l’anticipazione dei tempi sulla produzione del nuovo Jeep Compass a Melfi: si parte il 3 febbraio 2020 cioè otto mesi prima della data inizialmente fissata al 2 ottobre dello stesso anno.

L’allestimento delle nuove linee e l’accelerazione sulle nuove motorizzazioni impone uno spostamento della produzione Alfa Romeo di Pomigliano d’Arco: si calcola circa un anno di ritardo. Inutile produrre un modello che poi non sarebbe in grado di stare sul mercato.

Novità anche per quanto riguarda Panda. Il nuovo modello inizierà ad essere prodotto nello stabilimento di Tychy in Polonia dal 4 ottobre 2021. A settembre di quello stesso anno dovrebbe iniziare la produzione di un modello Jeep junior.

L’analisi di Auto Forecast

Auto Forecast Solutions è una società specializzata nelle analisi del mondo Automotive. Il suo staff è composto da esperti in materia automobilistica che coprono tutti i database automobilistici globali, elaborano le previsioni di produzione, forniscono soluzioni software per il dimensionamento del mercato e la pianificazione delle entrate, la tecnologia dell’informazione, l’intelligenza competitiva e la valutazione, il supporto per fusioni e acquisizioni e lo sviluppo di strategie automobilistiche.

Ogni settimana AFS rilascia un bollettino con le sue analisi e le sue previsioni. Nel suo ultimo numero di febbraio 2019 ha lanciato l’analisi della situazione in Europa a seguito della crisi che è iniziata dalla Germania e che imporrà una rivisitazione dei progetti. Se n’è occupato Sam Fiorani, uno degli analisti più esperti. È lui ad avere aggiornato sulla situazione di Fca. Rivelando l’avvenuta cancellazione dei tre modelli.

L’oracolo ci ha visto giusto

Se FCA dovesse confermare questa analisi di AFS, significherà che Alfa Gtv ed il Suv da fare a Mirafiori non vengono più ritenuti funzionali al raggiungimento delle 400mila immatricolazioni annue a livello globale.

È un aggiornamento della linea Marchionne, adeguata ai nuovi scenari maturati in Europa ed alle cifre positive in Usa? (leggi qui Marchionne da Balocco indica il futuro dell’Auto: è Alfa e Maserati). È la fine del progetto sul polo del lusso, anticipata nei mesi scorsi (leggi qui Il guru della Bocconi che ha predetto la crisi di Fca Cassino)? Nella sua analisi dello scorso novembre, il professor il professor Giuseppe Berta, docente dell’Università Bocconi di Milano, storico dell’Economia, aveva delineato con quattro mesi di anticipo lo scenario di questi giorni.

All’epoca non c’erano Ecotassa ed Ecobonus. Sono stati un elemento catalizzatore che ha accelerato gli eventi. Rendendo più rapido il raggiungimento del punto di crisi.

Qui Cassino Plant

Alfa Romeo quindi si adatta al mercato e punta tutto su modelli più appetibili a livello medio, come è il suv di segmento C, quello da produrre a Pomigliano. E Giulietta: che dopo l’ennesimo – piccolo – aggiornamento dovrebbe cambiare completamente.

Si continuerà a lavorare su Stelvio, Giulia e Giulietta e sui relativi aggiornamenti, in attesa del nuovo modello Maserati nel 2021. (Leggi qui Fca conferma i piani: Giulia, Stelvio e Levantino plug-in «in arrivo a breve»)

Ci si prepara all’elettrificazione della gamma. Ma il vero problema è che di volumi maggiori se ne vede neanche l’ombra. E sono quei volumi a significare nuovi posti di lavoro

La speranza è che gli analisti a stelle e strisce possano sbagliarsi, ma prevedere il futuro è il loro lavoro e di solito gli riesce molto bene. A Manley, Gorlier e gli altri manager l’onore e l’onere di smentirli.

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