Nelle parole del presidente di Unindustria Frosinone, Giovanni Turriziani, intervenuto all’inizio dei lavori per portare i saluti dell’associazione territoriale del sistema Confindustria di Roma – Frosinone – Latina – Rieti – Viterbo, la sintesi di una giornata che alla fine è stata davvero importante, in quanto ha segnato una profonda linea di separazione tra passato e futuro di questa provincia.

«Nella nostra provincia – ha esordito Turriziani – il tema dell’ambiente rappresenta una priorità su cui il sistema imprenditoriale vuole confrontarsi. E vuole farlo con tutti: con istituzioni, organi di controllo, pubblica amministrazione, giustizia, comitati, altre associazioni, sindacati. In senso lato, vogliamo farlo con tutti i portatori di interesse che fanno parte del nostro territorio».

Puntando fortemente sull’unione delle forze coinvolte nel problema, dunque, una nuova primavera ambientale per la provincia di Frosinone non sarebbe così lontana: «Siamo tutti parte del problema ambiente e tutti dobbiamo farci carico della soluzione» ha dichiarato Turriziani, secondo il quale la questione ambientale va risolta affrontando ogni problematica con accuratezza e competenza in modo tale da individuare delle soluzioni in tempi certi: «L’attività economica di questa provincia si sta bloccando, paralizzata dalla paura di agire e di decidere. Manca un tempo certo d’impresa e un tempo certo del diritto», ha sottolineato il leader di Unindustria Frosinone, «un problema che accomuna sia il mondo imprenditoriale che quello giuridico».

Un ruolo importante nell’amplificazione del problema ambientale di Frosinone, tra l’altro, lo gioca Frosinone stessa: «In questa provincia – ha spiegato Turriziani – il problema viene amplificato dalla capacità di auto ledersi, di definirci peggio di quello che siamo. Fa più scena l’inquinamento industriale rispetto a quello civile, perché è più facile allarmare che risolvere. Fa più clamore un titolo negativo che una proposta. Così non si può procedere – ha ammonito il Presidente. Se non si riesce a risolvere questo giogo, non resterà nessuna impresa su cui puntare il dito, e con essa lavoratori, famiglie, professionisti. Siamo ai minimi termini».

La conclusione di Turriziani è stata perentoria, al tempo stesso un monito e un invito a rimboccarsi le maniche per darsi subito da fare: «Siete tutti sollecitati a partecipare. Solo due regole: un approccio scientifico, no perditempo».

In linea con le dichiarazioni del presidente di Unindustria Frosinone sono stati tutti gli interventi successivi: da Filippo Tortoriello, Presidente regionale di Unindustria a Laura Biscardi, Dirigente del Ministero dell’Ambiente, dal Presidente dell’Asi Francesco De Angelis a Roberto Scacchi di Legambiente Lazio e all’assessore regionale Mauro Buschini, il coro è stato unanime in merito alla necessità di «collaborare».

Particolare interesse hanno destato tra il pubblico presente due recenti testimonianze degli ottimi risultati raggiungibili quando l’intero sistema industriale-politico-giuridico-sociale funziona a dovere: Giovanni Biscardi, presente al convegno in veste di rappresentante dell’Eni, ha descritto alla platea i momenti chiave delle riconversioni industriali di Porto Marghera e Gela, due esempi virtuosi dai quali trarre spunto per credere anche nella rinascita della Provincia di Frosinone.

Anche nel pomeriggio il trend del convegno non è cambiato. Il Prefetto di Frosinone, Emilia Zarrilli, ha toccato due note dolenti, come la mancanza di cultura ambientale e la necessità di agire secondo le regole, elementi importantissimi per il buon funzionamento di un patto. Forti anche le parole del Procuratore della Repubblica di Frosinone, Giuseppe De Falco, secondo il quale: «la legislazione ambientale è inutilmente farraginosa e burocratica» e quindi fatalmente esposta alla corruzione.

A moderare tutti gli interventi del convegno è stato il Prof. Paolo Vigo, Presidente del Pa.L.Mer, il quale non ha usato mezzi termini per tradurre e sintetizzare gli impegni presi con la collettività: «Noi – ha dichiarato – vogliamo cambiare le cose in campo ambientale per Frosinone».

Exit mobile version