Uilm: «Tutte le nuove speranze per i 532 mandati via da Fca»

L’equazione e’ semplice: terzo modello uguale più occupazione alla FCA di Cassino. Nel giorno del 16esimo congresso della Uilm, che si è tenuto proprio nella città martire, il segretario generale provinciale Francesco Giangrande dice che l’arrivo della tanto attesa terza vettura nello stabilimento cassinate potrà riportare in fabbrica i 532 interinali ai quali non è stato rinnovato il contratto alla fine dello scorso anno. (leggi qui Fca il grande imbroglio che si conclude con mia figlia a casa)

«Lo stabilimento FCA attende questo ulteriore modello. Una nuova vettura che sicuramente – dice Giangrandeda’ continuità lavorativa non solo a chi oggi è occupato. Potrà dare un’importante risposta anche per l’occupazione aggiuntiva”.

Parole, o se vogliamo, auspici netti e decisi. Anche perché il tema del lavoro nel cassinate e’ legato a doppio filo alla FCA. E proprio per questo la Uilm sabato a Cassino incontrerà proprio tutti gli ex somministrati dello stabilimento di Piedimonte San Germano e dell’indotto «Il sud della Provincia vive anche e soprattutto di FCA. Io credo- dice Francesco Giangrande  che andando oltre quello che è accaduto, ovvero la non riconferma dei 532 somministrati rispetto ai volumi in meno venduti sul mercato, anche se gli stessi numeri sono comunque importanti, a breve riusciremo a mettere in atto ciò che è necessario; cioè una maggiore vendita di quei modelli».

La traduzione è: i 532 somministrati sono finiti a casa perché c’è stato il crollo imprevisto ed imprevedibile del mercato asiatico. Colpa di una normativa sulle importazioni e sullo stoccaggio delle vetture, cambiata all’improvviso dalla Cina. A gennaio però i volumi di vendita di Giulia e Stelvio sono saliti al punto da poter stabilizzare gli altri 300 precari ‘sopravvissuti’ ai tagli di novembre. Ora – è il ragionamento di Giangrande – ci saranno l’aumento delle vendite ed il nuovo modello: questo porterà alla necessità di aumentare l’organico. E tutte le nuove assunzioni andranno fatte pescando i nomi dalla riserva creata con i 532 mandati via in inverno.

Ed allora si deve far ricorso ancora una volta all’equazione di cui sopra: più vetture si vendono più c’è possibilità di occupazione, anche e soprattutto con l’arrivo della terza vettura: ”Noi sabato- dice ancora il segretario della Uilm –  informeremo e parleremo con  gli ex somministrati per fare il punto della situazione su quale potrà essere il loro percorso da qui a quando ci saranno le condizioni” per un loro reinserimento.

Loro, gli ex somministrati della FCA, attendono dal primo novembre scorso, da quando furono mandati a casa. Attendono e sperano che la nuova vettura ridia loro la possibilità di un posto di lavoro. Aspettano e  sperano di avere la stessa sorte dei 300 colleghi che il 26 gennaio scorso ce l’hanno fatta…