Risoluzione in dirittura d’arrivo: si va verso una soluzione alle difficoltà operative per l’accesso a “quota 100” riscontrate da migliaia di agenti e rappresentati di commercio. La questione era stata posta dai sindacati di categoria Fnaarc, Fiarc, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, Ugl e Usarci al ministero del Lavoro.

Il Sottosegretario Claudio Durigon, in una nota ai sindacati ha annunciato “l’emanazione di una apposita circolare da parte dell’Inps”. Dovrebbe fornire chiarimenti e soluzioni al contrasto normativo.

Nella missiva i sindacati sottolineavano che «sono molti gli agenti di commercio che si vedono penalizzati dal poter beneficiare del trattamento pensionistico introdotto quest’anno e che attendono una risposta» evidenziando che «la disciplina introdotta non ha tenuto conto delle specifiche modalità di svolgimento e cessazione dell’attività di intermediazione commerciale previste dalle norme di Legge e dagli Accordi Economici Collettivi che regolano il rapporto d’agenzia».

Le organizzazioni sindacali di categoria degli agenti e rappresentanti di commercio hanno acceso i riflettori sulle contraddizioni fra le nuove norme e quanto previsto dal Codice Civile e dagli Aec.

«In particolare, nella fase di chiusura dei rapporti contrattuali con le aziende rappresentate dagli agenti – spiegano i sindacati – la prevista impossibilità di cumulare la pensione “quota 100” con i redditi derivanti dall’attività – pena la sospensione dell’erogazione della stessa pensione – impedisce all’agente di commercio di poter incassare quelle provvigioni, relative a ordini conclusi prima della conclusione del rapporto contrattuale e maturate a seguito del rapporto stesso, ma pagate successivamente a rapporto d’agenzia concluso».

I sindacati attendono ora l’annunciata circolare Inps per una valutazione nel merito della soluzione individuata dall’Istituto di Previdenza Sociale.

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