Nel 2022 l’economia ha ripreso a tirare: merito dell’uscita dall’inferno della pandemia, conseguenza dello choc innescato dalle misure varate dal Governo Draghi. Con la ripresa sono cresciute anche le assunzioni: così tanto da recuperare e addirittura superare i livelli pre – Covid. Ma allo stesso tempo è cresciuto anche il mismatch: il mancato incontro tra le persone che cercano lavoro e le fabbriche che cercano personale. Colpa dell’assenza di particolari figure qualificate.

I numeri dicono che nel 2019 le assunzioni sono state 4.615 ed il 26,4% di queste ha presentato difficoltà nel reperire le figure qualificate; una percentuale in media con quella dell’anno precedente. L’anno del crollo è il 2020 con l’esplosione del Covid: le assunzioni scendono a 3.242 e solo 963 presentano difficoltà di reperimento. Con l’uscita dalla pandemia si riprende ad assumere: nel 2021 le assunzioni sono 4.639 e c’è difficoltà a trovare figure qualificate in quasi il 30% dei casi. Il 2022 registra 5.179 assunzioni (+12% sul dato 2019) poco più di duemila sono state le assunzioni di figure di difficile reperibilità (+40% sul dato pre Covid).

Sempre più difficili da trovare

Foto: Stefano Carofei © Imagoeconomica

Sono i numeri illustrati oggi durante l’incontro tenuto presso la sede di Unindustria a Cassino (in provincia di Frosinone) alla presenza di esponenti del mondo delle imprese, universitario e dell’Its Meccatronico del Lazio.

È emerso che in media le imprese impiegano tra i 3 ed i 4 mesi per reperire il profilo cercato. E che in poco meno del 17% dei casi è necessaria una ricerca tra i 6 ed i 12 mesi. Addirittura per l’8% delle figure la ricerca supera i 12 mesi.

Abbiamo voluto questo incontro – ha sottolineato il presidente di Unindustria Cassino Francesco Borgomeo perché il tema del raccordo domanda-offerta di lavoro, delle competenze che occorrono, con uno sguardo sui profili professionali di difficile reperimento è fondamentale per la crescita e la competitività delle Imprese“.

Negli anni scorsi, per fare fronte alla quasi totale assenza di personale qualificato nel campo della Meccatronica, gli industriali della provincia di Frosinone hanno promosso e finanziato il primo Its Meccatronico del Lazio. Al termine del corso di studi oltre il 90% degli allievi ha trovato occupazione immediata.

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