Lo stabilimento Plasmon-Heinz di Latina non chiude. Non ci saranno licenziamenti. Non sono più previsti esuberi di massa.

Nel pomeriggio è stata firmata una lettera d’intenti in base alla quale verrà avviata la realizzazione di prodotti innovativi, come gli alimenti funzionalizzati: cibi a cui sono state addizionate varie sostanze come vitamine, acidi grassi. Un esempio possono essere latte e yogurt arricchiti con ceppi specifici di microrganismi (i probiotici) o con sostante non digeribili come la fibra (prebiotici); margarine e yogurt addizionate a fitosteroli; pane arricchito con fitosteroli e isoflavoni; latte e uova arricchite con omega-3.

Questa nuova produzione eviterà lo stop all’impianto e la pesante ricaduta in termini di esuberi: erano previsti 95 licenziamenti.

La lettera d’intenti è stata firmata dal Ministero dello Sviluppo Economico, dalla Regione Lazio e dalla Plasmon-Heinz.

L’accordo e’ stato presentato dal ministro Carlo Calenda, dal governatore Nicola Zingaretti e dai rappresentanti dell’azienda.

L’accordo – ha spiegato il ministro – offre un’opportunità di sviluppo dell’azienda con un investimento in ricerca, sviluppo e produzione sul sito di Latina e su quello di Napoli“.

Plasmon ora porterà la bozza di accordo all’attenzione del board americano. Il Ministero è disposto a finanziarlo con un contratto di sviluppo di tipo ‘fast track‘.

In pratica la Plasmon, se tutte le tessere del puzzle andranno al loro posto, avvierà nella fabbrica di Latina la produzione di alimenti innovativi per sganciarsi dal ‘baby food‘, settore che si sta contraendo nel nostro Paese a causa della riduzione delle nascite.

Quello di Latina è l’unico nostro stabilimento ‘baby food‘ in Italia. L’obiettivo del progetto – ha chiarito Vincenzo Raimo della Heinz Plasmon durante la conferenza stampa al Mise – «è quello di andare a produrre alimenti funzionalizzati, non solo per bambini. Ci occuperemo di prodotti per i consumatori immunodepressi, sportivi, anziani e mamme in gravidanza. Da volumi in decrescita potremo quindi far ripartire la produzione. Questa progetto potrebbe scongiurare tutti gli esuberi e forse portare anche a nuove assunzioni».

La Heinz Plasmon con questo accordo torna ad investire nel Lazio e nello stabilimento Plasmon di Latina. Sono previsti fino a 26 milioni di euro. Nicola Zingaretti pone l’accento sul fatto che «i grandi gruppi multinazionali tornano ad investire ed in particolare al sud che è l’area di maggiore sofferenza industriale. Non va sottovalutato che una grande azienda internazionale come la Heinz Plasmon investa qui, non con palliativi, ma con prodotti di qualità e innovativi cosi’ come accaduto per Ideal Standard.

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