Il Lazio è tra le mete preferite degli italiani che si concederanno una vacanza nel week-and di Pasqua e il ponte del 25 aprile. In base all’indice di fiducia del viaggiatore italiano, che Istituto Piepoli realizza ogni mese per Confturismo, il 49% degli intervistati che faranno ad aprile una vacanza resteranno 2 o 3 giorni a destinazione, mentre il 51% si concedera’ 3 notti o piu’ nella meta prescelta. Vince, come prevedibile, l’Italia, con l’80% delle preferenze. Toscana in primis e, subito a seguire, Lazio, Emilia Romagna, Campania, Veneto e Puglia. Fra chi sceglie l’estero, Francia, Inghilterra e Spagna sono le piu’ gettonate. Bene anche Marocco e Kenya fra le mete fuori continente.

I DATI DI FEDERALBERGHI

Secondo l’indagine condotta da Federlberghi con il supporto di ACS Marketing Solutions, saranno circa 10 milioni e 156 mila gli italiani in viaggio. Un giro di affari di 3,58 miliardi di euro, in crescita del 7,2% rispetto allo scorso anno.

Il 90,6% degli intervistati resterà in Italia (92,8% nel 2017), mentre l’8,4% sceglierà una località estera. Le mete preferite dai viaggiatori che resteranno in Italia saranno le località d’arte (32,6%), il mare (26,2%), la montagna (20,8%), a seguire i laghi e le località termali.

LA SPESA MEDIA  E L’ALLOGGIO

La spesa media pro capite sostenuta per la vacanza, comprensiva di tutte le voci (trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) sarà pari a 353 euro (+4,7% rispetto ai 337 euro del 2017).  La struttura ricettiva preferita sarà la casa di parenti e amici (33%). Seguita a stretto giro dall’albergo (26,4%), dai bed & breakfast (13,3%) e dalle case di proprietà (12,9%). In crescita la durata media della vacanza: circa 3,5 notti fuori casa, contro 3,4 nel 2017.

IL TURISMO VIAGGIA IN RETE

Il 58,8% degli intervistati ha prenotato o prenoterà l’alloggio in cui trascorrere le vacanze di Pasqua rivolgendosi direttamente alla struttura ricettiva. Il 25,6% utilizza il sito internet della struttura, mentre il 33,2% la contatta tramite e-mail o telefono. Con un aumento a doppia cifra rispetto al 36,7% registrato nel 2017. Il 53,4% degli intervistati utilizza i social media e la rete per decidere o quantomeno informarsi sull’offerta nelle diverse località, sui prezzi e sulle strutture di interesse.

BOCCA: TURISMO NECESSITA POLITICHE ADEGUATE

L’ottimismo suscitato da queste performance – ha detto Bernabò Bocca presidente di Federalberghi– non può far dimenticare la necessità di politiche adeguate. Nella nostra piattaforma programmatica per la XVIII legislatura abbiamo evidenziato i nodi che ostacolano lo sviluppo del comparto. Per scioglierli, abbiamo indicato con chiarezza alcune priorità. Tra cui spiccano la diminuzione della pressione fiscale: in primis ridurre le tasse sugli immobili. Il sostegno agli investimenti con il potenziamento del credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive. Poi lo sviluppo di nuovi servizi (riformando le regole anacronistiche che non consentono agli alberghi di ampliare l’offerta). Infine il contrasto all’abusivismo dilagante e l’ammodernamento delle reti e delle infrastrutture (per far sì che tutto il nostro Paese sia fruibile ed accessibile)”. “Ci auguriamo – ha concluso Boccache  il futuro Governo ci ascolti e ponga lo sviluppo dell’economia del turismo in cima alla lista delle priorità della XVIII legislatura”.

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