Da tempo sono sempre insieme, pur con i loro distinguo e con le loro peculiarità fanno dell’unità sindacale la loro elevazione al cubo. Quando si muovono uniti rappresentano in Provincia di Frosinone oltre 90.000 iscritti. Quando si muovono si vedono e soprattutto si sentono.

Questa mattina le testate giornalistiche on line battono una notizia: Dal 29 gennaio proclamate manifestazioni di protesta sotto le Amministrazioni Comunali di Frosinone, Cassino, Sora, Anagni e Ceccano.

Ma cosa è successo? I Segretari Generali di CGIL – CISL – UIL Anselmo Briganti, Enrico Coppotelli, Gabriele Stamegna, le Federazioni del Pubblico Impiego e dei Pensionati di CGIL, CISL e UIL hanno inoltrato la richiesta di incontro per la contrattazione sul Bilancio di Previsione, ai Sindaci della Provincia di Frosinone.

Hanno iniziato con i Comuni più popolosi, i primi 23, in quanto a seguito dell’analisi socio-economica del territorio, la restituzione delinea uno scenario preoccupante, in cui aumentano i bisogni della collettività, unitamente alle fragilità sociali.

Pertanto, CGIL, CISL e UIL, ritengono strategico il confronto con gli Amministratori locali, per trovare insieme soluzioni al fabbisogno sociale e percorsi di sollievo dalla fiscalità locale sulle fasce più deboli della popolazione.

Non c’è dubbio che gli elementi di maggiore criticità sono da individuare nella perdita progressiva di migliaia di posti di lavoro, nella precarietà sempre più diffusa, soprattutto per i giovani, nell’impoverimento delle pensioni, che inducono i cittadini – lavoratori, pensionati, disoccupati, cassintegrati, giovani – a vivere in situazioni sempre più complesse ed estreme.

Ad oggi il territorio presenta delle realtà disomogenee dal punto di vista dei servizi. Capita che nel giro di 10 chilometri, da un Comune all’altro, non si è in grado di garantire servizi essenziali.

Bene dopo diversi incontri stride che proprio Amministrazioni Comunali come Frosinone, Cassino, Sora, Anagni e Ceccano siano sorde al confronto con chi, ogni giorno, tocca con mano il disagio sociale ma che soprattutto vuole contrattare con i Comuni misure di Welfare territoriale con una valenza generativa di innovazione sociale in Provincia di Frosinone.

Dopo ben due solleciti nulla si è mosso. Allora ecco che stamattina sono partite le lettere per manifestare sotto i Comuni, che sono censori delle richieste del Sindacato.

Ma non  è tutto. Gli Ammortizzatori Sociali i deroga nelle aree di crisi vengono prorogati anche per il 2018 e il 25 gennaio la Regione Lazio ha convocato le parti sociali per la sottoscrizione dell’accordo quadro.

Si punta diritti ad azioni che ricreino condizioni di sviluppo nell’area nord della Provincia e che sostengano coloro che hanno perso il lavoro.

Tema Sanità. Non ci si può lamentare delle inefficienze e basta. Stamattina sulla scrivania del commissario straordinario Luigi Macchitella arriva una nota, sempre a firma di Briganti, Coppotelli e Stamegna che davanti alla perdurante situazione di criticità nel governo delle liste d’attesa, soprattutto per alcuni esami diagnostici e per alcune visite specialistiche che determinano un ritardo nell’accesso all’offerta sanitaria erogata dall’Azienda, con conseguente pericolosità delle condizioni di salute per la popolazione residente, talvolta costretta a ricorrere a prestazioni sanitarie reperite attraverso la mobilità passiva, con ulteriore aggravio di costi, si chiede un incontro finalizzato alla istituzione dell’osservatorio provinciale sulle liste d’attesa, con la partecipazione di CGIL – CISL e UIL.

Infine voci abbastanza attendibili dicono che forse mai, negli ultimi decenni in Provincia di Frosinone, ci sia stata una visione prospettica così similare e convergente tra le parti sociali. Se Imprenditori e Lavoratori iniziano a progettare insieme, questo Territorio potrà fare davvero un gran salto di qualità.

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