Sostenere le aree produttive nelle attività necessarie ad essere qualificate formalmente dalla Regione Lazio come Apea. Ossia le Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate. È questo l’obiettivo dell’avviso pubblico “Sostegno alla Qualificazione Apea“, per il quale la Regione Lazio ha stanziato un fondo. E che in tutto vale 50 milioni di euro. La parte regionale è stata presentata a Roma dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Gian Paolo Manzella.

IL CONCETTO DI APEA

Alla base del concetto delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate c’è la necessità di conciliare il necessario sviluppo economico con il rispetto e la tutela dell’ambiente. Le Apea sono, quindi, delle aree produttive industriali, artigianali, commerciali, direzionali, turistiche, agricole o miste. Aree in cui si concentrano aziende e manodopera. E che hanno una gestione unitaria e integrata di infrastrutture, e servizi in modo da garantire la sostenibilità dello sviluppo e aumentare la competitivita’ delle imprese insediate.

Il riconoscimento della qualifica di Apea da parte della Regione è necessario per poter ottenere le sovvenzioni previste da alcune azioni del Por-Fesr Lazio 2014-2020.

Queste sovvenzioni, che saranno meglio disciplinate in uno o più successivi avvisi, saranno mirate a sostenere gli investimenti dei soggetti che fanno parte delle Apea. Finalizzati a rendere più sostenibili e competitive le proprie attività.

IL PROGETTO DEL COSILAM

Uno dei progetti che potrebbe avere i requisiti per usufruire delle risorse destinate dalla Regione Lazio è quello presentato agli imprenditori del territorio, un’anno fa, dal presidente del Cosilam, Pietro Zola proprio nell’ambito delle Apea. Il Consorzio Industriale del Lazio meridionale che proprio, oggi, ha eletto il nuovo presidente intende portare avanti il progetto per un’Apea interamente dedicata al Lazio meridionale. Ma è pronto anche a collaborare per la creazione di un progetto a livello provinciale. (leggi qui Apea, a chi finirà in mano il timone da 50 milioni?).

Un progetto che rappresenta la vera innovazione, il vero futuro per il territorio. Le possibilità di miglioramento e i vantaggi per le aziende sono innumerevoli. Le aziende facenti parte dell’Apea, utilizzando fonti di energia “pulita” e processi ecosostenibili, saranno automaticamente certificate per la fornitura di beni e servizi alle pubbliche amministrazioni. Infine, le aziende potranno disporre di energia pulita a costi ridotti rispetto a quelli delle fonti tradizionali. Con le giuste condizioni questi costi potranno addirittura ridursi a zero. Un grande progetto che ha trovato il favore di molti imprenditori del territorio. Pronti a investire su questa progettualità“, aveva detto Zola nell’aprile del 2017.

Anche il neo presidente Mario Abbruzzese, in un incontro al Cosilam proprio sul progetto Apea aveva evidenziato:”è importante che le istituzioni del territorio si adoperino sinergicamente. Un’area Produttiva ecologicamente attrezzata, con standard ecologici elevati ed attrezzature innovative per tutte le imprese rappresenta sicuramente un progetto da sostenere. Ma con una grande attenzione alla guida dei processi ad essa connessi. Sarà fondamentale  creare un team di persone che lavorino a questo progetto avendo ben in mente le prerogative di questo territorio. Considerando le criticità esistenti e le potenzialità del sistema produttivo”.

LO STUDIO DI FATTIBILITA’

In concreto, il bando mette a disposizione risorse per la realizzazione dello “Studio di Fattibilità” nel quale vengano definiti gli obiettivi di miglioramento della sostenibilità ambientale delle Apea. Con la redazione del “Bilancio delle risorse in entrata e in uscita” che ne ottimizzi l’uso, come nel caso dell’acqua calda, ad esempio, che può essere scarto per un’azienda, ma asset per una sua vicina; una sua gestione integrata limita le spese e riduce i consumi. Il programma di investimenti per realizzarli e le altre azioni necessarie per far partire operativamente un’Apea. Tra cui l’individuazione di una governance e di un sistema di gestione.

Destinatari del bando sono i soggetti che si incaricano della costituzione dell’Apea.  Pubblici o privati, tra i quali il Comune o i Comuni e i Consorzi industriali pubblici nel cui ambito territoriale di competenza sono localizzate.

Le spese ammissibili sono i costi sostenuti per studi e consulenze specialistiche prestate da soggetti qualificati e indipendenti per la realizzazione dello “Studio di Fattibilità”. E, limitatamente al 20% del totale, per il disegno del regolamento dell’Apea. La sovvenzione consiste in un contributo a fondo perduto concesso fino al 100% delle spese ammissibili, entro i seguenti massimali. Per ciascuna Apea con almeno 2 e fino a 6 soggetti costituenti: 20.000 euro; per ciascuna Apea con almeno 7 soggetti costituenti: 30.000 euro.

 

I TERMINI DI PRESENTAZIONE

Il bando è aperto e la domanda deve essere presentata alla Regione Lazio. Tramite Pec all’indirizzo apea@regione.lazio.legalmail.it entro le ore 12:00 del 21 settembre 2018, secondo le modalita’ descritte in dettaglio nell’avviso pubblico. (leggi qui l’avviso).

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