Più di 54 milioni di euro per 45mila destinatari potenziali. Sono i numeri della versione 2018 di Garanzia Giovani: il programma per i ragazzi tra i 15 e 29 anni che non sono iscritti a scuola, non lavorano, non seguono corsi di formazione.

Con Garanzia Giovani già da qualche anno la Regione Lazio punta a creare un’opportunità per i ragazzi che hanno smesso di studiare e non lavorano: facendoli avvicinare ad una professione, dandogli il tempo per imparare, sostenendo l’azienda nel periodo della formazione, offrendo agevolazioni se poi mantiene il ragazzo una volta formato.

LAZIO: BILANCIO POSITIVO

Claudio Di Berardino, assessore regionale al Lavoro nel giorno in cui il programma europeo Garanzia Giovani compie 4 anni, mette in luce che nel Lazio «il bilancio è più che positivo. I giovani presi in carico sono stati 110mila e di loro ben 21mila e 500 hanno ottenuto un contratto di lavoro in seguito alla partecipazione a una delle misure.
Ma il dato piu’ significativo e’ che l’80% di questi contratti è a tempo indeterminato».

LA STRADA DA PERCORRERE

“Questa modalita’ di occupazione – continua Di Berardinoseppur ancora non soddisfacente, e’ la strada che dovremo continuare a percorrere e consolidare anche in occasione del nostro impegno nella giornata dei diritti dei lavoratori”.

La prima fase di Garanzia Giovani ha dimostrato che grazie al programma, i ragazzi non solo hanno la possibilità di maturare un’esperienza. Ma anche di farsi conoscere e apprezzare da imprenditori e aziende. Il passo in più offerto da Garanzia Giovani è che l’azienda ha il tempo per studiare il ragazzo, conoscerne pregi e limiti, può formarlo in base alle proprie specifiche esigenze.

Ora sta per partire la nuova fase, grazie allo stanziamento di nuovi 54 milioni di euro da parte del ministero del Lavoro. Fino al 2020 la Regione Lazio  conta di coinvolgere altri 45mila ragazzi.

«Ma prima di questo avvieremo un momento di confronto e riflessione. Con i sindacati e le parti datoriali su tutte le misure, in particolare sull’accompagnamento al lavoro e sull’autoimpiego».

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