I cinque miliardi di investimenti Fca per gli stabilimenti italiani sono confermati. Il Suv-D Levantino verrà prodotto a Cassino Plant con il marchio Maserati e nascerà già con il cuore ibrido.

Il piano è confermato

Sono le novità emerse nelle ultime 24 ore lungo l’asse Detroit – Torino. Ufficializzate dal responsabile delle attività europee di Fca Pietro Gorlier. Che ieri sera ha incontrato il sindaco di Torino Chiara Appendino ed il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. A loro ha confermato il piano che lui stesso aveva annunciato nel novembre 2018 e poi era stato congelato dopo l’annuncio dell’introduzione di Ecotassa ed Ecobonus.

In pratica: 5 miliardi di investimenti per gli stabilimenti italiani, raggiungimento della piena occupazione nel 2022, sviluppo della mobilità elettrica, ricerca e sviluppo della guida autonoma. Totale conferma anche dei modelli che erano stati previsti nel piano del 29 novembre scorso (leggi qui Fca, svelato il piano: Levantino e hybrid ma non subito). Quindi, anche il Levantino a Cassino.

Ma Wester non aveva detto no?

Una decina di giorni fa l’amministratore di Maserati Harald Wester aveva rilasciato un’intervista ad Autocar, la bibbia delle riviste sull’automotive nel Regno Unito. Parlando del futuro, aveva detto, nella sostanza “Intendiamo salire di livello, non intendiamo scendere“. Una frase che gli analisti inglesi hanno interpretato come una strategia orientata all’abbandono del segmento D per puntare invece solo all’altissima gamma, riposizionando il brand nel ramo del luxury. (leggi qui Fca, apocalisse su Cassino: «La nuova Maserati non si farà»).

Non è così. Non per il momento. Harald Wester in questi giorni è tornato sull’argomento. Ed ha spazzato ogni dubbio. Il manager rientrato da poco al Tridente dove aveva innescato il ciclo positivo di vendite ora in via di esaurimento, sostiene che ora si deve «allargare la gamma dei modelli. A Maserati mancano una vera sportiva e un Suv di taglia grande. Con pochi modelli non si va da nessuna parte. Perciò da quando sono rientrato in Maserati lo scorso ottobre, ho studiato la gamma per gettare le basi di un rifacimento totale della nostra linea di modelli».

E tra questi modelli ci sono «un’auto decisamente sportiva in linea con l’immagine Maserati. Poi nel terzo trimestre del 2020 ci sarà una totale rivisitazione di Ghibli, Quattroporte e Levante. Nel 2021 realizzeremo un nuovo Suv di medie dimensioni». È il Levantino destinato alle linee di Cassino Plant. 

Levantino e Cassino Plant

Nelle strategie di gruppo il Suv-D a marchio Maserati è indispensabile. A prescindere dalla possibilità di fusione tra Fca – Renault – Nissan.

Pietro Gorlier nelle ore scorse durante l’incontro con Chiara Appendino e Alberto Cirio ha detto, nella sostanza, che per ora se ne fa nulla: “L’accordo con Renault ha trovato ostacoli in Francia più politici che industriali e oggi non ci sono le condizioni per procedere. La situazione è completamente ferma. La trattativa è chiusa. Se dovesse succedere qualcosa verrete informati“.

L’impressione dei mercati invece è che la trattativa non sia chiusa in modo definitivo. Perché, a determinante condizioni, l’affare potrebbe convenire a tutti.

Ma fusione o non fusione, in questa fase Levantino è il modello di lusso accessibile che nessuno tra Nissan e Renault ha in portafogli. Un segmento strategico in questa fase di trattative, nella quale contano i volumi prodotti e soprattutto la redditività. Ed il mini Levante Maserati è capace di sviluppare sia gli uni che l’altra.

Non è un caso che le Presse a Fca Cassino Plant stiano lavorando per mettere a punto gli stampi dai quali ricavare i prototipi del nuovo modello.

La ‘scossa’ Fca

Fiat Chrysler Automobiles si è lanciata a capofitto nel piano di ibridazione ed elettrificazione dei suoi modelli. In Piemonte sono previste le nuove versioni di Maserati (anche hybrid plug in) nell’impianto di Grugliasco, mentre a Mirafiori è già in fase d’installazione la piattaforma base per la nuova 500 full electric (BEV). A Verrone – dove nascono i cambi per una vasta gamma di modelli – è in previsto un aumento di produzione: hanno messo a punto un nuovo cambio per il Ducato.

Rivalta ha già in corso la trasformazione che lo renderà uno dei centri globali di distribuzione ricambi del brand Mopar al servizio di Europa, Medio Oriente, Africa.

Cassino Plant farà il Levantino, che in realtà non è il suo nome ma il modo con cui viene chiamato nell’ambiente, per distinguerlo dal Suv di categoria superiore Levante. A Cassino si faranno Giulia e Stelvio con il cuore ibrido. Verosimilmente saranno in strada dalla fine del 2021. E nel 2022 Fca potrebbe raggiungere la piena occupazione. Esattamente come detto da Gorlier. E da Wester.

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