Entro il 2018 il Lazio estinguerà il bacino dei Lavoratori Socialmente Utili. L’annuncio è arrivato a margine di una riunione in Regione Lazio.
I lavoratori che escono volontariamente dal bacino possono contare su un contributo di 40mila euro. Per chi invece è disposto ad assumerli c’è l’incentivo di 30mila euro, riservato però solo agli enti locali che decideranno di stabilizzare con contratti a tempo indeterminato.
La Regione Lazio finanzia anche per il 2018 l’incentivo economico favore delle persone impiegate in enti pubblici locali come lavoratori di pubblica utilità e che intendano uscirne. L’impegno di spesa previsto è di 2 milioni di euro.
Dai 1.344 iniziali, oggi sono 507 gli Lsu attivi. E la Regione conta di estinguere il bacino a dicembre del prossimo anno.
Nel corso del 2017 sono stati 96 i lavoratori stabilizzati e 87 coloro che hanno scelto la strada della fuoriuscita volontaria.
Al momento dell’insediamento dell’amministrazione di Nicola Zingaretti, nel Lazio buona parte dei 1.344 lavoratori socialmente utili rischiavano di perdere qualsiasi sostegno al reddito. In molti casi era la conseguenza delle anomalie riscontrate dalla Corte dei Conti nelle convenzioni stipulate tra la precedente Amministrazione regionale e gli enti locali.
«Da subito – spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – ci siamo fatti carico di salvaguardare queste persone, assicurando loro il reddito mensile, favorendo la stabilizzazione contrattuale con bonus agli enti locali, e prevedendo incentivi alla fuoriuscita volontaria dal bacino».