L’annuncio lo scrive il ministro del Lavoro Luigi Di Maio sulla sua bacheca Facebook: «Abbiamo salvato un’altra impresa: la Tagina continuerà a lavorare!».

Si tratta del terzo stabilimento della galassia Saxa: è quello che sta a Gualdo Tadino. Ma l’annuncio va molto più in la dei confini dell’Umbria e tocca in maniera fondamentale la provincia di Frosinone.

Perché l’operazione annunciata dal vice premier significa nei fatti il via libera alla nascita del primo polo industriale della ceramica italiana fuori dal rigidissimo monopolio di Sassuolo.

Il nuovo distretto nasce poggiando su tre pilastri: lo stabilimento Saxa Gres di Anagni (ex Ceramiche Marazzi Sud), lo stabilimento SaxaGrestone di Roccasecca (ex Ideal Standard) e l’indispensabile impianto Tagina di Gualdo Tadino.

 

L’annuncio del ministro

Il ministro Luigi di Maio scrive

«Oggi, dopo 3 anni, al Ministero abbiamo risolto la crisi di un’azienda umbra, la Tagina.

È una realtà importante della zona di Gualdo Tadino, nonché un’eccellenza del settore ceramico. Ha rischiato di scomparire, ma in queste settimane ha visto l’impegno attivo del Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico, della stessa azienda e delle istituzioni locali, assieme ai sindacati.

Un lavoro di gruppo che, grazie all’emendamento passato oggi in commissione Bilancio, sblocca la cassa integrazione in deroga per i lavoratori e salva l’azienda.

Il tutto dopo almeno 3 anni di incertezze e di trascuratezza che aveva portato all’esasperazione circa 150 lavoratori».

 

La Tagina era stata rilevata dall’imprenditore Francesco Borgomeo con i suoi soci finanziatori la primavera scorsa. L’aveva acquisita dopo un blitz di due settimane. (leggi qui Insaziabile Borgomeo: rileva anche la storica Tagina di Gualdo Tadino)

 

Galassia Saxa

A cosa serviva quello stabilimento. E perché è strategico nel disegno di Borgomeo e dei suoi soci?

Il progetto per la riapertura della ex Marazzi Sud è andato oltre le migliori aspettative. La fabbrica è stata rilevata dal fallimento e ora produce a pieno ritmo: lavora su tre turni ed è arrivata al massimo delle sue capacità.

Il prodotto messo a punto da Saxa Gres però piace ed è di qualità Al punto che ci sono più ordini di quelli che Anagni è in grado di realizzare.

Allargare lo stabilimento e assumere un’altra cinquantina di persone ad Anagni? Sarebbe stata la soluzione più facile. Ma non è stata presa in considerazione più di un secondo: occorre più di un anno prima di riuscire ad avere le autorizzazioni per l’ampliamento, le nuove certificazioni ambientali, i bolli ed i timbri necessari. Troppa lentezza.

Rilevare uno stabilimento pronto  con dipendenti già esperti è stato più facile. Alla Tagina di Gualdo è stata spostata la produzione in eccesso di Anagni. Non è poca. E potrebbe essere di più.

Soprattutto dovrà andare a Gualdo anche l’eccesso di produzione della SaxaGrestone di Roccasecca.

I pre ordini dei nuovi sampietrini sono così significativi da avere spinto Francesco Borgomeo ad annunciare la settimana scorsa l’abbattimento dei tempi di rientro per tutti i lavoratori ex Ideal Standard (leggi qui Un nuovo casello in A1 per la SaxaGrestone di Roccasecca). E chiedere la realizzazione del nuovo casello Autostradale che collegherà la A1 direttamente allo stabilimento di Roccasecca.

 

Il piano industriale

Le conferme arrivano dal piano industriale Tagina presentato da Borgomeo al ministro Luigi Di Maio. I piani Saxa Gres – SaxaGrestone – Tagina sono intimamente collegati.

«La proprietà – conferma il ministro – ha confermato un piano industriale che prevede importanti investimenti e il mantenimento dei livelli occupazionali. È una vittoria per tutte le persone coinvolte, ma più in generale è una vittoria per la piccola e media impresa italiana e per la manifattura nel particolare».

 

Giovedì Luigi Di Maio sarà in Umbria: Francesco Borgomeo lo accompagnerà a visitare gli impianti, gli mostrerà le linee di produzione ed i prototipi dei sampietrini di Roccasecca in fase di testing.

«Posso dirlo? – domanda il ministro – Sono soddisfatto».

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