Cinque protocolli d’intesa per lo sviluppo del Lazio. A firmarli  nella sede del ministero dello Sviluppo economico a Roma, i ministri Carlo Calenda, titolare del Mise, Beatrice Lorenzin (Salute), Gian Luca Galletti (Ambiente) e Marco Minniti (Interno) e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.  Alla sigla hanno partecipato anche il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e il vicesindaco di Roma, Luca Bergamo.

HUB SCIENZE DELLA VITA

Il primo accordo, siglato con Calenda e Lorenzin, riguarda lo sviluppo di un ‘Hub delle scienze della vita’. L’obiettivo e’ rafforzare l’ecosistema imprenditoriale e di ricerca, attrarre investimenti su tutta la filiera, garantendo un approccio integrato e coerente durante l’intero percorso dalla ricerca di base allo sviluppo pre-clinico e clinico e mettendo a disposizione delle facilities per la condivisione di strumenti e informazioni, con la creazione di un polo di eccellenza di rilevanza internazionale nel settore della ricerca biomedica e delle terapie innovative.

CONTRASTO RISCHI DELLA DELOCALIZZAZIONE

Il secondo protocollo riguarda la promozione di “un ambiente favorevole alle imprese localizzate”. A firmarlo Calenda e Zingaretti. L’intesa, vuole contribuire al rafforzamento produttivo del territorio regionale nonche’ contrastare i rischi di delocalizzazione supportando processi di miglioramento dei fattori localizzativi delle grandi imprese, con particolare riferimento alle multinazionali, attraverso il potenziamento degli elementi materiali ed immateriali del territorio e la creazione di un ambiente favorevole all’attivita’ di impresa.

COORDINAMENTO PER INNOVAZIONE, RICERCA E START UP

Il Terzo protocollo, sempre ad opera del ministro dello Sviluppo economico e del governatore del Lazio, va nella direzione di “promuovere il coordinamento in materia di innovazione, ricerca e startup. Con questa intesa s’intende agevolare l’accesso ai finanziamenti di competenza della Regione Lazio e del Ministero relativi ai Fondi di venture capital e alla costituzione di startup, contribuendo all’avvio di progetti imprenditoriali innovativi, in particolare per i Fondi Seed e per i Fondi Early Stage.

BONIFICA E REINDUSTRIALIZZAZIONE VALLE DEL SACCO

E ancora, per il quarto protocollo a Calenda e Zingaretti si aggiunge Gian Luca Galletti e l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri. I 4 hanno firmato un accordo per la bonifica e la reindustrializzazione della Valle del Sacco. (Leggi…)
Obiettivo del protocollo: accelerare l’attuazione dei procedimenti di bonifica del Sin Bacino del fiume Saccoper garantire il pieno utilizzo industriale e lo sviluppo di attivita’ economiche e produttive sostenibili dal punto di vista ambientale e coerenti con l’esigenza di assicurare il rilancio dell’occupazione attraverso la valorizzazione delle forze lavorative dell’area.

AUMENTARE SICUREZZA NELLA CAPITALE

Infine, Zingaretti, Calenda e il ministro dell’Interno Minniti hanno firmato l’attuazione di un progetto di censimento geolocalizzato e di integrazione, a favore delle forze dell’ordine, delle fonti di videosorveglianza pubbliche e private presenti sul territorio. Questo, per aumentare la sicurezza dei cittadini del territorio romano. Sara’ quindi realizzato un Progetto di integrazione tecnologica delle sorgenti di videosorveglianza selezionate tra quelle incluse nella mappatura delle aree coperte da videosorveglianza e ritenute di interesse da parte delle forze dell’ordine. La mappatura e’ stata realizzata dalla Cabina di regia del Mise a cui ha partecipato anche Roma Capitale, la Regione Lazio e la Prefettura di Roma.

ZINGARETTI: FASE ATTUATIVA DI UNA NUOVA SCOMMESSA

Era giusto passare alla fase attuativa almeno di una parte dei progetti, per quanto ci riguarda alcuni molto importanti. Si parte dalla Valle del Sacco, con 36 milioni di euro, che era stata declassata alcuni anni fa ed e’ ritornata sito nazionale.  – ha detto il governatore – Ora ci sono i finanziamenti, si parte con un progetto di bonifica e reindustrializzazione”. 
Seconda novità di straordinaria importanza– ha aggiunto- e’ il sostegno all’innovazione alle startup con 258 milioni. Il Lazio e’ la terza regione italiana, Roma la seconda città Non c’e’ dubbio che questa nuova boccata d’ossigeno ci proietta a diventare leader italiani per le startup e l’innovazione sul sistema delle imprese e poi c’e’ lo sportello unico per le grandi imprese. E’ importante non solo per fermare il rischio legato alle grandi aziende che se ne vanno, ma per diventare sempre più un territorio che attrae nuove imprese, tagliando la burocrazia, che e’ uno degli aspetti più critici. Voglio dire grazie al ministro Calenda. Si vede dalla eterogeneità dei progetti quanto lavoro ci sia stato dietro. Era giusto, dopo tante parole, finalmente entrare nella fase attuativa di una nuova scommessa”.

LO SPORTELLO PER LE GRANDI IMPRESE

Alla domanda quali i tempi per lo sportello per le grandi imprese Zingaretti ha risposto che: “È già attivo. Ieri ad esempio sulla vicenda Plasmon si e’ sperimentato il taglio di tutti quei tempi morti e tutte quelle difficoltà che sono disincentivanti per venire, e un motivo per andarsene. Gia’ ieri quella crisi aziendale e stata affrontata con questa nuova procedura. Vogliamo dare alle imprese un interlocutore, capire quali sono i problemi, dare celerità e certezze non solo a chi non se ne vuole andare ma anche a chi vuole venire da noi”

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