In Valcomino nasce il primo bio – distretto del Lazio

IL PRIMO BIO-DISTRETTO NEL LAZIO

Nasce in Valle di Comino il primo distretto biologico del Lazio. Lo ha sancito, oggi, l’approvazione all’unanimità di una delibera della Giunta regionale. Come da regolamentazione prevista nel collegato al bilancio dello scorso agosto che ha emendato la legge regionale sull’agricoltura biologica 21/98″.

In base al parere positivo espresso da Arsial e in merito alla richiesta di riconoscimento presentata dal Comitato promotore,  il ‘Biodistretto Valle di Comino’ riunisce i Comuni di: Acquafondata, Atina, Alvito, Belmonte, Castello, Casalattico, Casalvieri, Campoli Appennino, Fontechiari, Gallinaro, Pescosolido, Picinisco, Posta Fibreno, San Biagio Saracinisco, San Donato Val di Comino, Settefrati, Vallerotonda, Vicalvi e Villa Latina.

A COSA SERVE UN DISTRETTO BIOLOGICO?

Ma a cosa serve un distretto biologico? La mission di bio-distretto è quella di favorire coesione e partecipazione degli attori della filiera biologica. E’ impensabile che le imprese agricole, al giorno d’oggi, solo con le proprie forze, possano coniugare la propria attività con le nuove frontiere della sostenibilità. Energie rinnovabili, acqua, biodiversità, qualità della vita e del lavoro sono elementi con cui un’azienda rurale non può fare i conti da sola. Grazie al distretto biologico, quindi, anche una realtà imprenditoriale molto piccola attraverso la sua adesione potrà far arrivare i propri prodotti nei mercati o supermarket.

Con l’attività del bio-distretto si riescono a favorire rapporti più equi nella filiera, creando nuove relazioni dirette tra produttori e consumatori, grazie a modelli distributivi alternativi quali la filiera corta e i gruppi di acquisto solidale, nonché spronando la Pa a incrementare gli acquisti verdi per mense scolastiche, ospedali e altri servizi e enti pubblici.

MODELLO DI SVILUPPO ECO-SOSTENIBILE

Il biodistretto è un importante modello di sviluppo eco-sostenibile, che coinvolge le comunità locali, basato su una progettualità fortemente partecipativa e sulla gestione sostenibile delle risorse locali – afferma in una nota l’assessorato all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Lazio in riferimento al distretto della Valle di Comino- una organizzazione che, partendo dal modello biologico di produzione e consumo, favorisce rapporti più equi nella filiera, creando un contatto diretto tra produttori e consumatori”.