Il bando, gestito da Lazio Innova e frutto di una collaborazione con il Miur e il Mibact, è il secondo grande intervento della nuova programmazione del Distretto tecnologico per i Beni e le Attivita’ culturali (Dtc). E ha come obiettivo la diffusione di tecnologie per la valorizzazione, conservazione, recupero, fruizione e sostenibilita’ del patrimonio culturale del Lazio. Un patrimonio importante. Basti pensare che le industrie culturali e creative nel Lazio sono oltre 204mila circa 14,3% del totale in Italia.
La percentuale arriva al 32,8% nel settore cinema e audiovisivo. Inoltre, il Dtc del Lazio comprende 259 musei e gallerie. 28 parchi archeologici 29 monumenti (5 Unesco), 13 università, 4 primari organismi di ricerca, 6 ibstituri centrali del Mibact. Ma anche 40mila imprese e 202mila addetti.
I gestori o proprietari di beni culturali avranno tempo di presentare i progetti fino alle 12 del 31 maggio. Lo potranno fare,esclusivamente, tramite Pec, secondo le modalita’ indicate nell’avviso pubblico presente sul sito di Lazio Innova.
SMERIGLIO: STRAORDINARIA OCCASIONE
“Questa e’ una straordinaria occasione per la nostra Regione– ha detto Smeriglio durante la presentazione- È un lavoro che abbiamo impostato nei primi 5 anni, che ha dato già dei frutti.
Abbiamo deciso di investire sullo straordinario patrimonio culturale, archeologico e artistico della nostra Regione. Ma anche sull’innovazione tecnologica. Una parte del progetto è già partito con la scuola di alta formazione sulle professioni che si occupano dei beni culturali. Adesso entriamo nel vivo.
Con questa iniziativa che mette nelle disponibilità dei gestori o dei proprietari dei grandi beni cultarali, ville, siti archeologici e patrimonio culturale, di partecipare a questa straordinaria occasione. Chiediamo loro di farlo insieme alle imprese innovative, al sistema della ricerca e all’Universita’ della nostra Regione. Possiamo voltare pagina e trasformare il nostro modello di sviluppo dando piu’ forza alla cultura. Perche’ non solo con la cultura si mangia, ma si vive anche meglio”.